9 gennaio modena

Mezz’ora era passata dalla prima sparatoria veniva circondato da un gruppo di carabinieri scaraventato dentro un fosso e massacrato con i calci del fucile, un linciaggio mortale. Fino alla metà del 1947 gli scioperi e le manifestazioni consentono ai lavoratori di mantenere il controllo della situazione nelle fabbriche. In attesa della conferenza, ecco qui una breve anticipazione dei temi trattati. A Modena oggi giovedì 9 gennaio tempo soleggiato, salvo nubi basse o nebbie al mattino, non sono previste piogge. Nelle fabbriche le commissioni interne affermano il proprio potere e influenzano in modo decisivo le dinamiche della produzione. Adolfo Orsi (al centro) mentre mostra ad alcuni visitatori lo stabilimento della Maserati. Foto via Wikimedia Commons. Nel corso della mattinata gli agenti di Polizia e i Carabinieri aprono più volte il fuoco contro i manifestanti sia nell’area dello stabilimento, sia lungo la via Ciro Menotti. Da una parte gli imprenditori e gli agrari mirano a riconquistare pienamente le posizioni di potere, affermando con risolutezza la legittimità dei propri privilegi; dall’altra il Partito comunista e la Camera del lavoro non vogliono rinunciare ai risultati ottenuti nel dopoguerra, dal momento che la forza numerica delle loro organizzazioni non conosce cali. Le prime tre vittime sono il meccanico ventinovenne Angelo Appiani, il bracciante ventenne Arturo Malagoli e lo spazzino quarantaduenne Arturo Chiappelli, militanti comunisti. Intorno alle 11, a circa 500 metri dalla fabbrica, alcuni militari dell’Arma circondano il trentacinquenne Roberto Rovatti, operaio delle Fonderie Corni, che indossa una sciarpa rossa e porta un cartello. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti. L’eccidio del 9 gennaio 1950 ha segnato in modo indelebile la storia recente di Modena. La fabbrica è presidiata dalle forze dell’ordine, che temono l’innesco di un tentativo rivoluzionario. Ci dispiace, il tuo blog non consente di condividere articoli tramite e-mail. Alla conquista del voto – il2giugno.it, Angelo Fortunato Formiggini e la “persecuzione dei diritti”. Le “rivendicazioni” di padron Orsi erano di revisionare in peggio il premio di produzione, abolire il Consiglio di gestione, far pagare la mensa ai lavoratori, togliere le bacheche sindacali e politiche, eliminare la stanza di allattamento che le operaie si erano conquistate per poter andare in fabbrica con i figli. Poco dopo le dieci di mattina una decina di lavoratori si trovavano all’esterno della fabbrica vicino al muro di cinta, cercando di parlare con i carabinieri schierati. La fabbrica è presidiata dalle forze dell’ordine, che temono l’innesco di un tentativo rivoluzionario. La classe dirigente industriale modenese non è dunque pronta al confronto con il mercato libero e con la forza rivendicativa della classe operaia. Ultime News. Una memoria che appartiene alla città e ci ricorda ogni giorno il valore della democrazia, dei diritti e del lavoro. 059 243345 - Fax 059 242783 Email: moic84700t@istruzione.it- PEC: moic84700t@pec.istruzione.it Nell’immediato la tragedia accentua la polarizzazione politica tra le Sinistre, pronte a denunciare le violenze dello Stato, e forze politiche dell’area moderata, determinate a sostenere a ogni costo i tutori dell’ordine pubblico. | controappuntoblog.org, http://www.polizianellastoria.it/forum/index.php?topic=948.0, Donald Trump sotto la Ghirlandina. Un carabiniere sparò con la pistola, a freddo, uccidendo Angelo Appiani [30 anni, partigiano, metallurgico] colpito in pieno petto. I Carabinieri lo picchiano con il calcio dei fucili, lo gettano in un fossato e gli sparano a bruciapelo, uccidendolo. Ma il prefetto e il questore [non dimentichiamo mai che prefetti e questori erano stati traghettati in blocco dal regime fascista a quello democratico/democristiano] negano alla Camera del lavoro qualsiasi piazza per la manifestazione sindacale. Le occupazioni delle fabbriche e gli scioperi vengono contrastati con decisione crescente dalla forza pubblica, impiegata non soltanto per reprimere le potenziali violazioni dell’ordine pubblico, ma anche per mandare un messaggio alle formazioni che vogliono battersi per cambiare il sistema. ( Chiudi sessione /  Commemorazione di Cgil, Cisl e Uil a Modena, mercoledì 9 gennaio, del 69° anniversario dell’eccidio delle Fonderie Riunite, dove sessantanove anni fa, il 9 gennaio 1950, la polizia uccise 6 operai durante la manifestazione per la riapertura della fabbrica. Il 9 gennaio 1950 durante una manifestazione sindacale alle Fonderie Riunite di Modena le forze dell’ordine spararono e uccisero sei lavoratori. L’evento è promosso dal Circolo Cultura “Il Girasole”, dal Comitato Anziani Centro Storico APS e dal Comitato comunale modenese dell’ANPI. Istituto Comprensivo 9 di Modena Via del Carso, 7 - 41123 Modena (MO) Tel. … Un manifestante con un cartello contro gli “affamatori del popolo” in una manifestazione modenese del secondo dopoguerra. Si salutano compagne e compagni che vedi tutti i giorni, ma soprattutto quelli che vedi solo il 9 gennaio. Riprova. Si racconta che il questore rispose alla delegazione di parlamentari e dirigenti sindacali che chiedevano una piazza: “vi stermineremo tutti”. Conosci una persona interessata? Le organizzazioni sindacali decidono di passare davanti allo stabilimento per evitare l’ingresso dei “crumiri”, lavoratori non sindacalizzati e spesso in condizioni economiche disperate. Angelo Appiani [30 anni, partigiano, metallurgico] colpito in pieno petto. Era in corso dal 1948 una controrivoluzione per azzerare la forza dei lavoratori nelle fabbriche e la tenuta dei sindacati e partiti di sinistra, una forza costruita nella resistenza e nell’immediato dopoguerra. L’eccidio delle Fonderie Riunite, Storia del lavoro in Italia dall’Unità a oggi, La Repubblica inquieta: L’Italia della Costituzione. pc 9 gennaio - Modena - i sindacati confederali sono il puntello dei padroni nelle fila della classe operaia (un contributo) 7 gennaio 2018 alexik Un commento. Foto via Wikimedia Commons. Nel corso della mattinata almeno 140 manifestanti restano feriti: parecchi di loro soffrono per lesioni alla schiena, poiché di fronte alle raffiche dei militari e dei poliziotti possono solo scappare. Il Telegiornale Modena di martedì 8 dicembre 2020. Il 9 gennaio 1950 a Modena si tiene uno sciopero generale a sostegno dei lavoratori licenziati in seguito alla serrata delle Fonderie Riunite. | Militantduquotidien. Alla fine di quel ’49, padron Orsi regalò ai “suoi” dipendenti la seconda serrata e il licenziamento di tutti i 560 lavoratori. 1950 – Eccidio delle Fonderie Riunite di Modena. La loro ricostruzione è tuttavia palesemente distorta, poiché le forze dell’ordine non subiscono perdite e tutti i loro pochi feriti riportano contusioni da “arma bianca”: i più gravi risultano guaribili in 15 giorni. “Affoga nel sangue il governo del 18 aprile“, titola a tutta pagina il giornale l’Avanti! La città è sconvolta, ma nel pomeriggio del 9 gennaio 1950 le organizzazioni sindacali e i partiti della Sinistra tengono ugualmente il comizio. Sei lavoratori assassinati, 34 arrestati, i numerosi feriti trasportati in ospedale vennero messi in stato di arresto, piantonati giorno e notte e denunciati alla magistratura per «resistenza a pubblico ufficiale, partecipazione a manifestazione sediziosa non autorizzata, attentato alle libere istituzioni per sovvertire l’ordine pubblico e abbattere lo Stato democratico». Tel : 059/280610. Gli strumenti che usarono: la serrata e i licenziamenti collettivi e selettivi per ridurre il potere contrattuale dei sindacati e delle commissioni interne, l’aumento del ventaglio retributivo, salario sempre più legato alla produzione (cottimo e premio di produzione differenziato), intervento della polizia per sciogliere i picchetti e le manifestazioni; scioglimento dei “Consigli di Gestione”. Mio capitano!…. Il 9 gennaio 1950, già prima dell’alba, i sindacalisti e parecchi lavoratori si ritrovano al circolo Sirenella per ribadire la propria linea di condotta. | controappuntoblog.org. In quel giorno sono tanti coloro che non denunciano i danni subiti per paura di essere denunciati o perseguitati. In quale contesto vivono la popolazione e i lavoratori dopo la Seconda guerra mondiale? Modena, 9 gennaio 1950, cosa è successo prima? VIDEO Foto via Wikimedia Commons. Gli imprenditori si sono arricchiti grazie alle commesse belliche del regime fascista. Alcuni vorrebbero occupare la fabbrica e ricominciare a lavorare, adottando il modello dello “sciopero a rovescio”, ma prevale una linea più cauta. La cartolina (formato pdf) Contatti. Un’automobile della Cgil con l’altoparlante avvertiva i lavoratori di concentrarsi in Piazza Roma. La gente scappava, cercava riparo dai colpi della mitraglia che continuava a sparare, altri cercavano di assistere i feriti con medicazioni improvvise e li trasportavano al riparo. L’ha ribloggato su O capitano! I padroni volevano abbassare il costo del lavoro e aumentare la produttività per orientare la produzione verso l’esportazione. Google+. Nell’area dello stabilimento vengono istituiti tre “cordoni di sicurezza”. Il sindacato di classe fu buttato fuori da moltissime aziende, oppure ridotto e emarginato. Quando le forze dell’ordine cominciano a sparare ad altezza-uomo, molti manifestanti cercano di mettersi in salvo e trovano assistenza presso le famiglie del quartiere operaio della Crocetta. È QUESTA LA STORIA NASCOSTA E SCONOSCIUTA DI QUESTO PAESE. Tuttavia non incitano il popolo alla vendetta contro le istituzioni dello Stato. L’eccidio del 9 gennaio 1950 ha segnato in modo indelebile la storia recente di Modena. Pinterest. È la prima volta, dopo la liberazione, che a Modena la polizia interviene nel conflitti di lavoro. Come tante altre nel secondo dopoguerra italiano, In questo caso, però, restano uccisi sei scioperanti, tutti per colpi d'arma da fuoco esplosi dalle forze dell'ordine. La CGIL indice uno sciopero generale e in varie località d’Italia i comunisti insorgono; le forze dell’ordine cercano di reprimere con durezza le manifestazioni. Modena Trc Sport. Il 28 dicembre Adolfo Orsi fa affiggere a Modena i manifesti che comunicano la sua decisione: le Fonderie Riunite riapriranno il 9 gennaio 1950 con soli 250 operai, rispetto ai 560 del periodo precedente. Per il 70° anniversario dell’eccidio delle Fonderie Riunite di Modena il 9 gennaio 1950, i sindacati Cgil Cisl Uil promuovono quest’anno iniziative di commemorazione oltre all’ormai tradizionale minuto di silenzio davanti al cippo dei caduti in zona Crocetta. I manifestanti raggiungono la zona dello stabilimento per impedire l’eventuale accesso di “crumiri”. Sito dehoniani : www.dehoniani.it. I manifestanti sono circa 10.000 e non hanno armi da fuoco, né ordigni, ma sono determinati ad arrivare vicino alla fabbrica. Chi vorrà essere assunto, dovrà presentare domanda alla direzione aziendale, che si riserverà di scegliere a propria discrezione. Nella città di Modena nei due anni 1947-49, ben 485 partigiani furono arrestati e processati per fatti accaduti durante la lotta di liberazione. 9 Gennaio 1950 Modena di Davide Fonda e Marco Amendola Musica: Rane - J-Loop Il 9 gennaio del 1950, a Modena, durante una manifestazione contro … Sei lavoratori restano uccisi e parecchi altri riportano ferite di varia entità. I manifestanti intorno allo stabilimento delle Fonderie Riunite il 9 gennaio 1950. Modena si stringe nel ricordo dei sei operai che 70 anni fa morirono sotto il fuoco della polizia mentre stavano protestando per il diritto al lavoro. Dopo la “liberazione” i padroni “tornano proprietari”, è questa la scelta democristiana. ( Chiudi sessione /  Roberto Rovatti [36 anni, partigiano, metallurgico] si trovava in fondo a Via Santa Caterina, vicino alla chiesa, dal lato opposto e distante 500 metri dai primi caduti, aveva una sciarpa rossa al collo. Nell’ultima parte della mattinata gli operai abbandonano l’area dello stabilimento, incalzati dalla Polizia. Venerdi’ 17 Gennaio presentazione Maelstrom a Torino a Radio Blackout (Blackout house), Modena, 9 gennaio 1950: uccisi 6 lavoratori – 1, Lotta di classe - Documenti e cronache operaie, Modena, 9 gennaio 1950: uccisi 6 lavoratori – 9 gennaio 1950. | Militantduquotidien. Le industrie hanno inoltre approfittato di un mercato protetto e di uno Stato che soffocava brutalmente le rivendicazioni dei lavoratori, abbattendo i costi di produzione. Si va alla Crocetta, alle ore 9. Modena 9 gennaio: la memoria di ieri vive nelle lotte di oggi | O capitano! E' attivo il canale YouTube della parrocchia per vedere tutte le messe ed i momenti di preghiera, in diretta o registrati. Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. ( Chiudi sessione /  Modifica ), Stai commentando usando il tuo account Facebook. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. 3.500 braccianti arrestati e denunciati per occupazione delle terre; 181 volte la polizia intervenne nei conflitti di lavoro. La Polizia ne parla così: A gennaio i lavori a ponte Samone, lesionato dalla piena del Panaro. Do il mio consenso affinché un cookie salvi i miei dati (nome, email, sito web) per il prossimo commento. Da quel tetto spararono con la mitraglia sui lavoratori per uccidere. Giovane e molto attiva, Amanita attende la sua nuova famiglia. Era questa l’Italia “democratica” ricostruita dopo il fascismo da padroni e democristiani. Dal giorno prima arrivano a Modena ingenti forze di polizia, si dice 1.500 con autoblindo, jeep, camion. Tutte le Informazioni su Case Protette Per Anziani Casa Protetta R.s.a. Sono cresciuto tanto (195 centimetri) salendo sul mucchio degli errori, e spero di fermarmi prima dei due metri... Scrivimi a daniel@allacciatilestorie.it. Trc Sport Modena di giovedì 9 gennaio 2020 9 gennaio 2020. Modena, 9 gennaio 1950, davanti alle Fonderie Riunite. 360. Modifica ), Mandami una notifica per nuovi articoli via e-mail. I lavoratori ottengono un controllo sempre più ampio sul collocamento, imponendo alle direzioni aziendali l’assunzione di manodopera disoccupata, per sfruttare al massimo il potenziale degli stabilimenti. Eccolo, ci mancava un ingrediente decisivo. La dirigenza della Cgil, del Pci e del Psi fu piegata a più miti consigli in merito alla logica del profitto padronale e allo sfruttamento operaio. Twitter. Di fronte a queste richieste, i lavoratori proseguono le agitazioni e gli scioperi. Ti sono grata,tanto,per questo tuo blog.Grazie di cuore, Pingback: Modena, 9 gennaio 1950: uccisi 6 lavoratori – 9 gennaio 1950. Lo sciopero generale partì spontaneamente appena si diffuse la notizia del massacro. Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso: Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. I militari appostati sul tetto continuano a sparare, provocando la morte di altri due manifestanti. Nel mattino del 9 gennaio vengono infatti arrestati 93 manifestanti: 31 di loro vengono rilasciate l’indomani, mentre altre 49 dopo due giorni, dal momento che non sono emerse a loro carico prove di reato. Era il 9 gennaio ed ogni burocrate del sindacato sa cosa succede il 9 gennaio a Modena. 9 gennaio, l’eccidio nelle vie di Modena: ... sciopero generale di tutte le categorie e in tutta la provincia per il 9 gennaio nonostante una miriade di ostacoli posti dalla prefettura e della questura: negato persino l’uso di qualsiasi piazza per tenere una manifestazione. Comune di Modena | Piazza Grande 16 | 41121 Modena – Italia | P.I.00221940364 Centralino: +39-059-20311 Ufficio Relazioni con il Pubblico: +39-059-20312 | E-Mail: piazzagrande@comune.modena.it PEC: elenco delle caselle di posta elettronica certificata del Comune Redazione www | E-Mail: retecivica@comune.modena.it. Fatico a stare fermo e non riesco a non raccontare le immagini e le storie che mi stupiscono: ho pubblicato due saggi sulla storia contemporanea e la Resistenza nelle mie terre e ho cercato di leggere il tempo nello spazio per capire meglio me stesso. ... Ci sono circa 930 voci su persone nate il 9 gennaio; vedi la pagina Nati il 9 gennaio per un elenco descrittivo o la categoria Nati il 9 gennaio per un indice alfabetico. Gli agenti di Polizia e i Carabinieri sono, però, convinti che stia per cominciare un sovvertimento rivoluzionario e temono non soltanto per la stabilità dello Stato, ma anche per la loro stessa incolumità. Anche il padrone delle Riunite, il fascista Adolfo Orsi amico di Italo Balbo. La legge fondamentale dello Stato segna una rottura molto drastica con il passato dell’Italia liberale e fascista: non è tuttavia semplice garantire l’applicazione completa dei principi condivisi dalla maggioranza dell’Assemblea costituente, poiché le istituzioni tendono a perpetrare i meccanismi di funzionamento attraverso il tempo. Il 9 gennaio 1950 a Modena si tiene uno sciopero generale a sostegno dei lavoratori licenziati in seguito alla serrata delle Fonderie Riunite. [il governo del 18 aprile è quello scaturito dalla vittoria democristiana del 18 aprile ’48: il governo dell’atlantismo, della rottura dell’unità sindacale: nascita di Cisl e Uil con i soldi americani, della soggezione agli USA, della crociata anticomunista e soprattutto dell’abbattimento della forza operaia! Il successo del partito cattolico galvanizza parecchi agrari e imprenditori, che riaffermano il controllo padronale sui mezzi di produzione. 17:45. Dopo ore di scontri e tensioni, Togliatti invita i militanti a mantenere la calma, contribuendo in maniera decisiva a placare la situazione. Alla richiesta di una piazza per il comizio della CGIL, il prefetto non risponde affermativamente. Ricordo dei sei manifestanti uccisi il 9 gennaio 1950 a Modena, nella repressione dello sciopero alle Fonderie Riunite. L’eccidio delle fonderie riunite di Modena . Arturo Chiappelli [43 anni, partigiano, spazzino] e Arturo Malagoli [21 anni bracciante] vennero colpiti a morte, molti furono feriti, alcuni gravemente. Modifica ), Stai commentando usando il tuo account Google. via Giovanni Dalton 58. Mostra realizzata in occasione del 70esimo anniversario dell’eccidio del 9 gennaio 1950 avvenuto a Modena. La CGIL organizza dunque uno sciopero generale per la mattina del 9 gennaio 1950. | Militantduquotidien, Modena, 9 gennaio 1950. L’eccidio delle Fonderie Riunite. Dopo quella dura sconfitta che dal ’48 si protrasse per tutti gli anni Cinquanta la classe operaia riprese l’iniziativa all’inizio degli anni Sessanta. Inaugurazione il 9 gennaio al Sant'Agostino. Farmacia Comunale Modena Est, 29, Via 9 Gennaio 1950, Farmacie Modena Info e Contatti: Numero Telefono, Indirizzo e Mappa. Il carrettiere ventenne Ennio Garagnani, militante comunista, si trova all’imbocco di via Ciro Menotti, quando viene colpito alla testa da un proiettile sparato da notevole distanza, probabilmente da un’autoblindo dei Carabinieri di Bologna.

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